Io ci ho giocato, o, diciamo meglio, cercavo di giocarci sfregando il naso sul 28 pollici della sala da pranzo a cui era collegato il mio Commodore 64 prima, la mia Amiga 600 poi; addirittura ne avevo una versione sul PC 128 Olivetti Prodest, che mio padre mi regalò nel 1988.
Perciò ho ancora un’idea di come sia fatto Breakout graficamente… Fondo nero, pallina bianca, padd azzurro chiaro e mattoncini colorati.
Ma com’è, cos’è e come funziona questo passatempo?
L’idea è semplice e geniale: lungo il bordo inferiore del campo di gioco si muove, in orizzontale, il padd, che potete immaginare come una racchetta, un contenitore, un piattino, un vassoio.
Poi c’è una grande area vuota nel mezzo dello schermo e lungo la parte superiore, tanti
mattoncini l’uno accanto all’altro, tutti colorati, a volte di forme e dimensioni diverse fra loro.
La palla parte dal padd e sale, colpisce un mattoncino che viene distrutto e rimbalza indietro, prendendo una direzione che dipende da molti fattori fra cui: l’angolo con cui è arrivata, il tipo di mattoncino colpito, la sua velocità di impatto e probabilmente anche un fattore casuale aggiunto dal computer.
Quando la palla, volando in diagonale, arriva su uno dei bordi che delimitano il campo a destra ed a sinistra, vi rimbalza contro e continua la sua corsa ma cambiando l’angolo della propria traettoria.
Giunta in basso, la palla deve incontrare il padd che il giocatore avrà posizionato preventivamente sotto, altrimenti la palla passa ed è come cadesse nel vuoto. Persa una palla, se ne tira una successiva finchè ce ne sono a disposizione, di solito si inizia con 3 palline e se ne vince una extra ogni livello superato.
Un livello si supera quando la palla avrà terminato di fracassare tutti i mattoncini presenti sullo schermo.
Alcuni di questi mattoncini, come anticipato, esplodono e basta, altri sono più distruttivi ed innescano esplosioni a catena anche in altri mattoncini ad essi adiacenti. Oppure si possono usare palle esplosive che abbattono, con un solo tocco, più di un mattoncino per volta.
Da quando il mio residuo di vista si è praticamente azzerato, anzi, da prima, quando i miei vecchi computer sono stati sostituiti dai vari DOS e Windows, da Jaws, dalle barre Braille etc etc, non mi era più capitato di incontrare questo simpatico coin-up, fino giusto a ieri sera quando casualmente è tornato inaspettatamente da me grazie al meraviglioso lavoro di Kid Software, nella sua serie Blindfold games.
Ora il gioco è tutto in audio ed è veramente molto divertente.
Si scarica da appstore, da qui.
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