con Talking Goggles – iphone diventa una machina fotografica parlante

di Tiziano Nava
Con questa piccola applicazione possiamo fotografare scritte di vario tipo e vocalizzarle.
C’è anche la funzione video che permette di farsi leggere, dalla sintesi integrata, testi durante una ripresa.
Per quanto riguarda la cancellazione delle foto scattate, se non si è dato il consenso di accedere al rullino foto da parte dell’applicazione, non vengono salvate, pertantto non serve cancellarle.
Nel caso finiscano nel rullino foto si possono cancellare come normali foto scattate con la fotocamera.
Guida all’uso:
Apri l’applicazione e ti trovi davanti a pochi comandi.

  • iIl primo in alto a sinistra, che è quello che trovi evidenziato, è il tasto flash che, come dice la parola, serve a disinserire o inserire il flash stesso. Basta tapparci sopra due volte per cambiare il suo stato.
  • Poi, in alto a destra, trovi il tasto Flag it che ti permette di cambiare la lingua dell’interfaccia. Se non l’hai ancora cambiata troverai scritto Flag en che sta per inglese. Tappaci sopra due volte e si apre la lista delle lingue disponibili, scegli italiano e, anche qui, doppio tap.
  • In basso a sinistra trovi il tasto Gallery che serve, se hai dato il consenso in fase di installazione, ad accedere al rullino foto dell’iphone. Io non l’ho dato in modo che le foto scattate e riconosciute non vengono salvate. Puoi sempre cambiare l’impostazione da impostazioni/privacy.
  • In basso a destra c’è il tasto per passare da fotocamera a videocamera che puoi cambiare facendo doppio tap.
  • Tra questi due tasti, sopra il tasto home, abbiamo il tasto che serve a scattare la foto che, nella finzione fotocamera, si chiama takephoto mentre diventa rec e stop in caso tu stia usando la videocamera.
  • Quando scatti una foto ad un testo od a un display devi fare attenzione che l’obiettivo deve essere il più possibile centrato rispetto a quello che vuoi riconoscere.
  • Dopo qualche secondo avrai, in automatico, la vocalizzazione della scritta fotografata.
  • Anche quando fai una ripresa filmata, devi calcolare che tra l’inquadratura e la vocalizzazione deve passare qualche istante che è il tempo di elaborazione del testo, pertanto se non senti niente, e sei sicuro di essere su una scritta, devi avere un po’ di pazienza.
  • Se, invece, non sei sicuro che la scritta sia centrata dovresti provare a spostarti leggermente fino a che senti qualcosa, a questo punto cerchi di esplorare il resto, in modo di catturare le informazioni che ti servono.
  • Anche la distanza dell’apparecchio rispetto alla fonte da riconoscere è molto importante. Circa 20 centimetri possono essere buoni, ma non è sempre così. I risultati possono variare a seconda della grandezza del testo o se vi sono scritte vicine, ad esempio colonne. Allontanandoti o avvicinandoti, potresti far rientrare o togliere dall’inquadratura quello che serve o meno.
  • Anche per quanto rriguada i display bisogna tenere in considerazione la struttura del display stesso. Se questo ha una sola linea e facile, ma se è strutturato su più linee o addirittura in colonne diventa molto difficile.

Ho provato a vocalizzare il display della stazione barometrica e, ovviamente, mi ha letto riga per riga, ma è stato comunque capibile.