Dropolo. Il Contagocce sonoro per non vedenti. Recensione + video intervista.

l'immagine contiene una foto di droppolo, il contagocce sonoro per non vedenti

Mi chiamo Roberto Gozzani, sono un tecnico elettronico e sto realizzando dei dispositivi, anche su richiesta, per agevolare la vita quotidiana per chi ha problemi di vista.

In questo articolo espongo il contagocce, richiestomi da Nicola Blando che ha partecipato attivamente alla fase di progettazione e test.

Descrizione ‎Contagocce sonoro

Si tratta di un oggetto dotato di un piccolo imbuto da porre sopra a un qualsiasi bicchiere e nel quale far cadere le gocce che devono essere contate.

Questo oggetto pesa solo 40 grammi con le batterie, 2 mini-stilo anche chiamate AAA. Per sostituirle non occorre svitare nessuna vite, c’e’ un comodo sportellino a slitta posto nella parte inferiore. Dato il basso consumo e l’uso normale di un contagocce, suppongo che la durata di tali batteria sia anche superiore a un anno.

Istruzioni d’utilizzo del ‎Contagocce sonoro

Nella parte superiore e posteriore e’ presente l’interruttore di accensione che e’ un interruttore a slitta, quindi bisogna spostarlo lateralmente.
Sempre nella parte superiore e’ presente al centro dell’oggetto, un forellino dal quale usciranno i suoni del beeper. Si ascolterà’ un beep per ogni goccia che passa dall’imbuto.

Questo imbuto e’ nella parte superiore e frontale ed e’ un foro conico nel quale mettere le gocce. A seconda del proprio dispencer di gocce, si possono far cadere le gocce da una distanza di uno o due centimetri, oppure se provvisto di beccuccio, questo si può’ infilare direttamente nell’imbuto.

Nella parte frontale, quindi opposta all’interruttore, ci sono 2 estensioni di plastica che servono ad appoggiare il contagocce al bicchiere. Sono presenti anche 4 dentini che toccano sul bordo del bicchiere impedendo al contagocce di cadere dal bicchiere, o dentro il bicchiere stesso, durante l’uso.
Infine nella parte frontale ma inferiore e’ presente il condotto d’uscita dell’imbuto all’interno del quale c’e’ il sensore di passaggio delle gocce.

Veniamo all’uso pratico del ‎Contagocce sonoro:

1 – porre il contagocce sopra al bicchiere, all’incirca centrato, assicurandosi che sia in posizione sicura, quindi spostandolo a destra e sinistra nel senso della lunghezza e sentendo che non cade perché’ lo spostamento si blocca prima di cadere. Il bicchiere può’ anche già’ contenere del liquido.
2 – accendere il contagocce tramite l’interruttore nella parte posteriore. Si udiranno 3 note ascendenti (vedere poi il video dimostrativo collegato a fine articolo).
3 – far cadere le gocce nell’imbuto. Attendere il passaggio della goccia sentendo il beep. Questo beep permane durante il passaggio della goccia, quindi se il beep e’ molto breve significa che il liquido scivola molto bene e veloce. Se invece i beep sono prolungati significa che il liquido e’ più’ denso quindi scorre lentamente. In questo caso, per evitare che le gocce si sommino una con l’altra prima di arrivare al sensore, consiglio di mettere una goccia, ascoltarle il passaggio, poi metterne un’altra.
4 – attendere 10 secondi senza mettere altre gocce. Partirà’ un una serie di beep a frequenza più’ bassa, un beep al secondo, che ricapitola quante gocce sono passate. Se non si e’ sicuri di averle contate bene basta attendere altri 10 secondi. Durante il riassunto delle gocce non inserire nuove gocce perché’ non verranno contate.
5 – spegnere il contagocce.

Dopo averlo spento si può’ sbattere il contagocce sul bicchiere per far cadere un’eventuale goccia rimasta attaccata all’uscita dell’imbuto. Se fosse possibile si può’ mettere un cucchiaio di acqua nell’imbuto per pulirlo tenendo un dito sopra il foro del beeper per evitare che ci entri acqua. Oppure si può’ sciacquare la parte frontale facendo passare l’acqua del rubinetto nell’imbuto, sempre tappando il foro del beeper con un dito.

Infine si può’ riporre il contagocce nell’apposita scatolina di plastica in dotazione con il contagocce stesso.

Considerazioni finali

Faccio notare che si tratta di un prodotto autocostruito, stampato con una stampante 3D. Ho usato comunque una plastica di origine vegetale o lattea adatta al contatto con gli alimenti. Nell’imbuto utilizzo anche un film protettivo, ovviamente non tossico, per favorire la caduta delle gocce. La parte elettronica e’ chiusa dentro 2 vani nella parte frontale inferiore.

Ultima importante annotazione: non posso fornire nessun tipo di certificazione farmacologica, quindi non usatelo per cose importanti come medicinali!

Contatti :

Per vedere a quali altri progetti sto lavorando o contattarmi, visita il sito ufficiale di  tecnocreaciones.it.

Guarda la video intervista con recensione di droppolo su Youtube.

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