Limitare l’ingordigia di Time Machine, con il terminale si può!

 

In quest’ultimo periodo mi sono dedicato a come gestire meglio i miei backup in quanto, davvero, mi sono reso conto che il Time machine di snow leopard è sí efficace ed automatico, ma si prende troppo spazio e mangia gb su gb finchè ne trova.

Essendo in possesso di un MacBook e di un iMac 21, come si pu&ogrrave; immaginare, il rischio di vedersi riempito un hd in poco tempo esiste…
Come fare, dunque, per ottimizzare meglio l’operare di questa funzionalità del sistema?
Sono in possesso di due dischi da 1tb, uno iomega usb/firewire e del disco del Time capsule e, per motivi di praticità, ho pensato di adibire il disco del Capsule stesso a questa funzionalità, per poter avere libero da vincoli, lo iomega.
Ecco, dunque, arrivare anche il problema delle limitazioni del disco del routher che, in verità, può esser semplicemente inizializato senza possibilità di partizioni…
Dopo diversi giri su google e consultazioni varie, ho pensato ad un immagine, di tipo sparse, da adibire a spazio time machine, un’immagine di dimensioni definite per evitare di dare troppo spazio ad un ingordo qual’è il nostro Time Machine…

Ecco iniziare, dunque, i primi problemi… come dire a Time Machine stesso di riversare lí il suo lavoro?

L’utility disco permette di creare immagini, ma dalle impostazioni del proramma non c’è verso, quindi?
tra google, appena citato, e la sapienza di Giacinto Chianchiano, il webmaster, ecco arrivare la soluzione che cercavo:
creare l’immagine sparse attraverso una serie di comandi specifici da terminale che forzano l’indirizzamento dei backup in un’immagine ben definita!
La procedura, una volta interiorizzata e capita, in se per se, non presenta particolari difficoltà, ma la sequenza dei comandi è abbastanza articolata e necessita di attenzione nella sintassi dei comandi stessi.
Ad operazione ultimata, avremo nella home del nostro mac, un’immagine sparse delle dimensioni iniziali di 400mb che potremo copiare nella rooth del nostro disco e che, una volta indirizzato su quel disco, il nostro time machine, andrà a riempire fino alla dimensione massima da noi impostata.

La procedura

Ecco, di seguito, i singoli passaggi da seguire, una volta aperto il terminale,; consiglio di tenere aperto un foglio di Textedit dove poter incollare i singoli risultati ottenuti dalle varie esecuzioni dei comandi stessi…
Facciamo presente come la cosa vada eseguita pedissequamente, e come, ovviamente, vadano digitate con precisione le singole istruzioni.
Prima di iniziare, disabilitate la funzione Time Machine.

Step 1:

Individuare il nome computer:

hostname (seguito da invio)

Il risultato sarà qualcosa di simile a: il-mio-macbook.local, copiamo il risultato e cancelliamo la stringa .local.

Individuiamo il mac di rete del nostro computer:

ifconfig en0 | grep ether (seguito da invio)

Il risultato sarà qualcosa di simile a: ether c4:2c:03:00:ba:15, prendiamo solo il codice dopo l’ether e copiamolo nel nostro foglio textedit eliminando i due punti.

A questo punto, ci troveremo in possesso di due stringhe:

Il nome del nostro mac e l’indirizzo fisico che lo individua nella nostra rete casalinga.
Uniamole in modo da avere questo nome che diventerà, poi, quello dell’immagine sparse:

il-mio-macbook_c42c0300ba15.

Ora bisogna dire al terminale di creare un immagine sparse con determinate caratteristiche per poterla dare in pasto a Time Machine.

Step 2:

Creazione immagine sparse bundle:

hdiutil create -size (dimensione immagine) -fs HFS+J -volname "Backup of Il mio MacBook" il-mio-macbook_c42c0300ba15.sparsebundle (seguito da invio)

Il parametro -size indica la dimensione della nostra immagine dedicata che andrà indicata con il numero, immagino, di gb che andrà indicato in questo modo: 300g, 200g ecc…

Copia dell’immagine sul disco rigido:

A questo punto, abbiamo il nostro file sparse nella cartella home del nostro mac.
Copiamolo nella root del disco che abbiamo deciso di utilizzare.

Settaggio di time machine:

A questo punto, andiamo nella status bar, apriamo il menù di time Machine e, dopo aver aperto le preferenze del programma, andiamo a puntarlo, attraverso il pulsante scegli disco, sul volume che abbiamo deciso di utilizare.
Ecco, ora come possiamo notare automaticamente, Time Machine, dopo le verifiche del caso, vada direttamente, a riempire questa immagine sparse senza, poi, andare oltre la dimensione che abbiamo impostato attraverso il parametro “-size”.

Nota per gli utilizzatori di VoiceOver e riflessioni varie

la gestione del terminale, in se per se, non presenta particolari problemi, se non per alcuni accorgimenti che dovviamo tenere per poter copiare ed incollare i singoli risultati dei comandi che diamo.

Per fare questo, dobbiamo attivare l’interazione con il terminale stesso e, per selezionare, utilizzare il comando ctrl + options + invio.

Faccio notare, inoltre, come, in molti casi, l’uso del terminale metta a disposizione dell’utente soluzioni davvero potenti ed efficaci, ma, altresí, apre un ambiente di lavoro assai delicato e rischioso se non si sa dove mettere le mani.

Per questo il consiglio che do, sempre, resta quello di esser cauti nell’utilizzo di questo strumento in quanto, laddove ci si muovesse senza cognizione di causa, si potrebbero causare danni al sistema di portata notevole.

Il consiglio, quindi, resta quello di muoversi con cautela, se non si è un minimo smaliziati, e di documentarsi bene, magari attraverso i motori di ricerca, sull’ambiente terminale.

Importante!

Qualsiasi operazione effettuata attraverso il terminale è responsabilità dell’utente stesso ed eventuali danni causati da imperizia di chi si avventura in questo ambito, non sono responsabilità dello staff del sito o dello scrivente.

Vainer Broccoli.

1 Commento

  1. Ho trovato molto interessante questo articolo, e vorrei porre un problema che ho adesso a forse della mia inesperienza col uso del time machine.
    Avevo due computer un macBook pro e un iMac, ho impostato il time machine del portatile a fare il backup nel disco del iMac, e come dice nel suo articolo ormai ha riempito quasi tutto i disco, è questo è il primo problema.
    Ma il mio problema principale adesso riguarda al ricupero dei file del backup che resta nel iMac se non ho più il portatile perchè mi he stato rubato.
    Come posso fare a ricuperare questo backup?
    In anticipo vi ringrazio se potete aiutarmi.

    n.b ho trovato questo articolo perche nel disco ho trovato una cartella protteta di tipo immagine di disco di tipo ‘sparse’ ma non riesco ad accedere in nessun modo.

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